A partire dall’anno accademico 2020-2021 è previsto lo stop al test di ingresso per medicina. Per i camici bianchi è in arrivo infatti una rivoluzione che parte da un’idea che si sta sviluppando nelle aule del Parlamento. Allo stesso modo si discute sulla necessità di riorganizzare l’accesso alle facoltà in ambito sanitario e si pensa a eliminare una volta del tutto il famigerato numero chiuso. In particolare, il disegno di legge che viene presentato dal Movimento 5 Stelle, prevede l’accesso libero ai corsi con una verifica finale al termine del primo anno.
Nello specifico, la proposta di legge ha l’obiettivo di superare l’annosa questione delle numerose contestazioni e ricorsi che ogni anno si rinnovano. Ma la proposta di Governo non è una vera cancellazione del test, ma piuttosto si pensa di sostituirlo con una verifica, unica per tutti i corsi di laurea e di contenuto identico in tutta Italia. Secondo gli ideatori della nuova legge, la prova si baserà sul programma di studio affrontato durante il primo anno accademico e sarà volta ad accertare l’attitudine alle discipline oggetto dei corsi seguiti. La proposta di legge per rivedere l’accesso ai corsi universitari potrebbe essere discussa già a settembre 2020. Infatti il testo è stato depositato con l’intento di risponde alle esigenze di tanti studenti anche per risolvere l’annoso problema, che riguarda in particolare la facoltà di medicina, dell’imbuto formativo che impedisce ai laureati in Italia di entrare nel mondo del lavoro. In particolare, per la facoltà di Medicina, la nuova legge prevede l’iscrizione libera al primo anno. Un primo anno che sarà unico per i corsi di medicina, odontoiatria, biotecnologie e farmacia. Successivamente è previsto un test selettivo a fine anno. L’obiettivo è anche quello di salvaguardare coloro che non riusciranno ad entrare nella facoltà scelta. Infatti, i ragazzi esclusi non avranno perso tempo, perché potranno far valere i propri esami in tutti i Corsi Di Laurea dell’area scientifica.
Con l’abrogazione della legge 2 agosto 1999 numero 264, quella che istituiva il numero chiuso per la facoltà di Medicina, non viene abolito il test di accesso, ma è solo rimandato al secondo anno. In questo modo si da ai ragazzi la possibilità di sperimentarsi e di capire qual’è il loro percorso di studi più adatto.
Accanto alla nuova legge italiana c’è l’offerta di UniversitaEuropa.IT, un ente che promuove la formazione Europea e supporta gli studenti che desiderano studiare Medicina e le altre facoltà paramediche in Romania. Il nostro gruppo segue gli studenti nel percorso di studio prescelto, attraverso un servizio collaudato nel pieno rispetto della normativa nazionale e della comunità europea. Sono aperte le iscrizioni ai seguenti corsi di laurea in Romania:
- Medicina;
- Odontoiatria;
- Farmacia;
- Igiene Dentale;
- Fisioterapia

E’ possibile iscriversi entro febbrario 2020.
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