Dopo un periodo di discussioni e di sentenze è finalmente finita la lunga diatriba fra il MIUR e gli aspiranti insegnanti che hanno conseguito l’abilitazione all’insegnamento in Romania. Infatti il consiglio di stato ha emanato una serie di sentenze che vanno a sancire la validità delle abilitazioni conseguite in Romania.
A dirlo sono i magistrati del Tar del Lazio che, in diverse sentenze, hanno preso in esame come i titoli di studio universitari conseguiti in Italia siano stati riconosciuti dagli organismi competenti rumeni. Perciò i titoli rispettavano i principi della Comunità Europea sul mutuo riconoscimento dei titoli e delle qualifiche professionali. È questo infatti un riconoscimento necessario del resto anche per la stessa ammissione dei laureati italiani che chiedono di poter frequentare Corsi di Laurea e master in Romania. Esiste perciò una base formale e giuridica, dalla quale non si può prescindere.
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio si pronuncia sui ricorsi condanna il MIUR.
Allo stesso modo, proprio grazie alle ordinanze vigenti il MIUR è tenuto al riconoscimento dell’abilitazione all’insegnamento scolastico ottenuta in Romania.
La Romania è uno Stato comunitario e perciò non sussistono ostacoli al riconoscimento delle richieste di abilitazione all’insegnamento da parte di italiani che abbiano conseguito titolo di laurea, abilitazione o abbiano completato entrambe i percorsi in Romania.
L’accertata inidoneità del programma di insegnamento rumeno consente perciò di ritenere abilitante il percorso di formazione all’insegnamento anche quando questo è stato conseguito all’estero.
Il MIUR, nei mesi scorsi ha provato a portare avanti la propria idea e a fare in modo che in Italia venissero riconosciute solamente le abilitazioni rumene ma a condizione che il richiedente abbia frequentato anche l’università in Romania. Una condizione che ha trovato l’appoggio da parte dei tribunali amministrativi regionali, i quali hanno in più occasioni respinto i ricorsi presentati da coloro che non hanno ottenuto il riconoscimento del titolo abilitante. Invece, le cose sono cambiate a seguito del decreto monocratico 5732/2019, secondo il quale il Consiglio di Stato accoglie la richiesta di sospensione, presentata da un ricorrente patrocinato dallo Studio Legale Naso&Partners, del provvedimento con cui il Ministero dell’Istruzione ha rigettato la richiesta di riconoscimento dell’abilitazione presa in Romania. Questa sentenza fa si che i dettami del MIUR vadano rivisti e che vengano riconosciute le abilitazioni all’insegnamento ai docenti che abbiano conseguito l’abilitazione in Romania o in qualunque altro Paese dell’Unione Europea. I docenti che volessero esercitare la professione in Italia, possono quindi farsi riconoscere il titolo professionale ai sensi della direttiva della direttiva 2013/55/UE.

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Sentenza consiglio di stato:
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