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60 cfu per abilitarsi: ecco cosa cambia per diventare insegnante

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60 crediti universitari, 24 di tirocinio ed un solo esame scritto a risposta multipla: sono questi i cambiamenti anticipati per la prossima riforma contenente le nuove modalità per l’accesso all’insegnamento. Lo hanno dichiarato i Ministri Patrizio Bianchi e Maria Cristina Messa i quali hanno sostenuto di voler realizzare un decreto ad hoc per la fine dell’anno.
 
 

Le nuove regole per l’abilitazione

Il nuovo piano mirerebbe ad una maggiore efficacia della programmazione della formazione di nuovi insegnanti con l’obiettivo di limitare il precariato che tanto affligge il sistema dell’istruzione.
 
 
Ecco cosa cambierà:
  • La laurea diventerà abilitante alla professione: saranno necessari 60 CFU relativi agli esami sostenuti nel settore pedagogico per accedere alla docenza. Una parte di questi crediti, dovranno essere maturati attraverso un percorso di tirocinio da svolgere a scuola.
  • Il prossimo concorso consisterà in una sola prova scritta, nella forma di un test a risposta multipla.
  • Successivamente alla selezione farà seguito un anno di prova, per ottenere la valutazione finale e la conferma in ruolo.
Per quanto riguarda la fase transitoria per i precari dovrebbe essere prevista un’assunzione per i titoli e i servizi dei docenti con almeno tre anni di esperienza. Su questo tasto i sindacati insisteranno molto, certi dell’appoggio di diverse forze politiche, sia della maggioranza che dell’opposizione.
 
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